L’associazione è la forma più diffusa per chi decide di costituire un’attività senza fini di lucro, ovvero che abbia un obiettivo diverso da quello del guadagno come invece accade per qualsiasi altra attività commerciale. Come fondare un’associazione?
L’iter da seguire è elaborato, ma per prima cosa bisogna individuare il tipo di associazione che si intende costituire: ad esempio, si può dare vita ad un’associazione culturale, sportiva o di altra natura. Fatta la scelta, ecco i passi da seguire per costituire un’associazione.
Come costituire un’associazione
Il punto principale per dare vita ad un’associazione è quello di essere costituita da un gruppo, il che vuol dire che tutto ciò che si deve portare avanti deve essere condiviso dal gruppo e fare parte di un progetto comune. Il progetto condiviso delineerà la mission dell’associazione, ovvero lo scopo per cui è nata.
Questo tipo di associazioni operano nella maggior parte dei casi nell’ambito del sociale e quindi a scopo benefico, dando un contributo significativo a vari livelli.
Infatti, l’obiettivo può essere quello di promuovere la cultura generale, partecipare ad attività e manifestazioni culturali incrementando l’aspetto ludico-ricreativo e fornendo un valido supporto dal punto di vista operativo. In questo caso si parla di associazione culturale e il suo interesse è quello di unire le forze a quelle di altri per favorire la riuscita di manifestazioni importanti dal punto di vista culturale e sociale, in modo da lanciare un messaggio chiaro e forte.
Le associazioni culturali, così come tutti gli altri tipi di associazione, operano tutto l’anno spesso e la prerogativa non è ricavare un utile ma lanciare un messaggio di solidarietà e rispetto.
L’associazione si rivolge a tutti e l’adesione spesso è gratuita, oppure può richiedere il versamento di una piccola quota annuale, come contributo per le spese dell’associazione. Gli elementi essenziali per costituirla sono:
- Atto costitutivo – un documento che attesta la nascita dell’associazione e manifesta lo scopo condiviso di due o più persone che compongono l’associazione.
- Uno statuto – un documento che sancisce i principi dell’associazione e a cui tutti devono fare riferimento se vogliono aderire all’associazione.
Come costituire una associazione di volontariato
L’associazione di volontariato è ispirata a dei principi di solidarietà e senza scopo di lucro e per costituirla non basta essere un gruppo di appassionati che si riuniscono per discutere del programma, ma bisogna attenersi ad alcune regole ben precise e a delle normative specifiche. Per costituire un’associazione di volontariato occorre:
- Attribuzione di un Codice Fiscale
- Attribuzione di una Partita IVA
- Riconoscimento come Ente Giuridico
La richiesta dell’attribuzione di una Partita IVA si rende necessaria nel caso all’interno dell’attività di volontariato si intende svolgere anche un’attività di tipo commerciale.
Una volta in possesso di questi requisiti e anche dell’Atto Costitutivo e dello Statuto dell’Ente bisogna provvedere a definire quello che viene chiamato Atto Pubblico per il riconoscimento dell’Ente: in pratica, bisogna recarsi davanti ad un notaio per formalizzare la costituzione dell’Associazione.
Successivamente bisogna provvedere alla stesura di una scrittura privata, autenticata da un Pubblico Ufficiale, redatta fra i Soci, in cui si attesta la fondazione dell’associazione con le regole da seguire e gli scopi benefici a cui è dedicata.
Dopo aver dato il via all’attività di volontariato, che ha come addetti solo personale volontario, bisogna rispettare altre regole per poter mandare avanti nel migliore dei modi l’associazione.
Allo stesso modo di come avviene in tutte le forme di associazione, anche l’associazione di volontariato ha bisogno delle seguenti figure: il presidente, il consiglio direttivo, il collegio dei revisori e l’assemblea dei soci. Ognuna di queste figure assume dei ruoli che vengono assegnati sin dall’inizio, così come la durata della carica.